Long Covid, la Sindrome PASC, una nuova malattia cardiaca

18
mar
2023
Gli strascichi della Covid-19 sul cuore possono essere dolore al petto, palpitazioni e alterazioni del battito ma anche stanchezza e difficoltà respiratorie per il 10-30% dei pazienti contagiati, anche a 4 o più mesi dopo la risoluzione dell’infezione. Esiste un long Covid cardiovascolare che è classificato dagli esperti con il termine Pasc (Sequele Post Acute da Sars-Cov-2, sequele dopo un’infezione da Sars-CoV-2). Dobbiamo saperne di più da ulteriori studi di follow up, ma l’importante è non trascurare segni e sintomi cardiovascolari che compaiano e/o perdurino dopo 4 o più settimane dalla guarigione da Covid-19: il virus ha effetti negativi su cuore e vasi sanguigni ed è essenziale individuare subito un’eventuale ‘sofferenza’ cardiovascolare per poter intervenire al meglio.

Sembra, inoltre, esistere una spirale discendente nel long Covid: la fatica e la ridotta capacità di esercizio portano a una diminuzione dell'attività e del riposo a letto, che comportano a loro volta un peggioramento dei sintomi e una qualità di vita ridotta.

È raccomandata, quindi, una valutazione cardiopolmonare di base eseguita in anticipo per determinare se siano necessarie ulteriori cure specialistiche e terapia medica per questo tipo di pazienti: l’approccio iniziale in caso di sintomi dovrebbe prevedere test di laboratorio di base, tra cui la troponina cardiaca, un elettrocardiogramma, un ecocardiogramma, un monitoraggio del ritmo ambulatoriale, imaging del torace e/o test di funzionalità polmonare.

In presenza della sindrome Pasc, in cui quindi non c’è una malattia cardiologica ma ci sono sintomi come tachicardia, intolleranza all’esercizio e/o una riduzione della capacità di allenamento rispetto a prima del contagio, si raccomanda inizialmente l'esercizio in posizione sdraiata o semi-sdraiata, come ciclismo, nuoto o canottaggio, per poi passare all'esercizio anche in posizione eretta man mano che migliora la capacità di stare in piedi senza affanno.

Anche la durata dell’esercizio dovrebbe essere inizialmente breve (da 5 a 10 minuti al giorno), con aumenti graduali man mano che la capacità funzionale migliora. Nella sindrome Pasc può anche essere utile l’assunzione di sali minerali e liquidi, per ridurre i sintomi come tachicardia, palpitazioni e/o ipotensione ortostatica; in alcuni casi è necessaria la prescrizione di una terapia medica temporanea.