Prevenzione cardiovascolare, otre la genetica

4
ott
2013

I fattori di rischio cardiovascolare si dividono in fattori di rischio non modificabili e fattori di rischio modificabili.

I fattori non modificabili sono:
- familiarità: il rischio di malattia coronarica è tanto maggiore quanto più diretto il grado di parentela con un individuo già colpito, quanto più elevato è il numero di parenti affetti, e quanto più precocemente si è manifestata la malattia in questi soggetti.
- età: il rischio di malattie cardiovascolari aumenta con l'età.
- sesso: gli studi finora condotti hanno fatto emergere un rischio maggiore negli uomini rispetto alle donne in pre-menopausa. Dopo la menopausa tuttavia, il rischio cardiovascolare nelle donne tende ad aumentare rapidamente. L'effetto protettivo è esercitato, almeno in parte, dagli estrogeni che favoriscono livelli più elevati di colesterolo HDL (buono) rispetto agli uomini.

I fattori modificabili sono quelli suscettibili di correzione mediante modifiche dell'alimentazione, del comportamento, dello stile di vita, o mediante terapia farmacologica:
- dislipidemia, alterazioni dei valori di colesterolo e trigliceridi
- ipertensione arteriosa sistemica, valori al di sopra di 140/90 mmHg
- diabete, aumento della glicemia
- obesità
- fumo
- sedentarietà

Vi sono altri fattori di rischio,che è stato visto causare l'insorgenza delle coronaropatie, ossia malattia aterosclerotica delle coronarie, le arterie indispensabili per la funzionalità del cuore:
- omocisteina
- alterazioni della coagulazione e della fibrinolisi
- marcatori di infiammazione
- sindrome metabolica
che un appropriato screening cardiologico può mettere in evidenza.