Coronavirus: Covid o Infarto?

31
mar
2020

Il coronavirus può attaccare anche il cuore, causando una miocardite. Le segnalazioni arrivano da diversi ospedali in tutto il mondo.

In alcuni casi l’elettrocardiogramma mostra segni suggestivi di infarto o comunque un evento cardiaco, con alti livelli di troponina. Nessuna polmonite da Covid-19, come ci si aspetterebbe. La coronografia mostra coronarie sane. La risonanza magnetica in questi casi può essere risolutiva per la diagnosi: miocardite acuta, un’infiammazione del muscolo cardiaco. Il tampone rino-faringeo risulterà positiva per SARS-CoV-2 responsabile della malattia Covid-19.

È in attesa di revisione uno studio a Wuhan (con una casistica di oltre 2.000 pazienti) sul valore diagnostico della troponina. enzima di natura proteica, il cui valore aumenta durante danno miocardico, conseguente a ischemia, infarto, miocardite o altro. Non sappiamo perché in alcuni la risposta infiammatoria finisce a livello cardiaco e non polmonare. Possibile che entrino in gioco caratteristiche della persona e non del virus?

Il danno cardiaco causato dalla gravissima condizione innescata dal virus è riportato nel 10% dei casi. Altri studi parlano del 27%. In genere sono i pazienti più gravi che subiscono un danno cardiaco. Nella malattia c’è una fase di infezione, direttamente mediata dal virus, dell’albero respiratorio e poi c’è una risposta inappropriata o esagerata del sistema immunitario che contribuisce al danno polmonare di cui il virus non è direttamente responsabile. Nei casi più gravi però il danno è multiorgano: coinvolge reni, cuore e il sistema della coagulazione. È possibile che alcuni pazienti con coronavirus sviluppino problemi cardiaci a seguito di infezioni ai polmoni.

Su Jama Cardiology è stato pubblicato uno studio condotto a Wuhan, in Cina. Lo studio, condotto dal dottor Zhibing Lu presso l’ospedale Zhongnan dell’Università di Wuhan, ha scoperto che il 20% dei pazienti ricoverati per Covid-19 ha sofferto di danni cardiaci. Molti di loro non avevano alcuna patologia cardiologica pregressa ma gli elettrocardiogrammi di questi pazienti erano anomali e il rischio di morte per loro era di quattro volte maggiore rispetto a chi non aveva accusato complicanze cardiache. Una ricerca dell’Università del Texas segnala che Sars-CoV-2 potrebbe determinare danni permanenti al cuore: più a rischio sono i pazienti con patologie cardiovascolari pregresse, ma anche persone con un cuore sano possono rischiare complicazioni gravi.

La miocardite può essere causata dal virus stesso o dalla risposta immunitaria e infiammatoria del corpo al virus e i pazienti infetti che soffrono di miocardite non hanno necessariamente una carica virale più alta rispetto a chi non sviluppa questa problematica. È possibile che la miocardite derivi da un sistema immunitario fuori controllo quando si cerca di combattere il coronavirus con citochine, che possono infiammare e danneggiare sia cuore sia polmoni.