Coronavirus e intelligenza artificiale: 20 secondi per riconoscere il virus

6
mar
2020
Nel nuovo ospedale di Qiboshan a Zhengzhou, nella provincia di Henan, in Cina, come in altri 100 ospedali nelle province di Hubei, Guangdong e Anhui, da pochi giorni Alibaba Damo Academy ha reso noto di aver sviluppato un nuovo sistema di diagnosi, algoritmi, che impiegano 20 secondi per identificare nuovi casi di coronavirus - tramite scansioni tomografiche computerizzate (cioè TAC) - con un tasso di accuratezza fino al 96%.

Il nuovo metodo, spiegano dall'istituto di ricerca cinese, sfrutta complessi sistemi di analisi basati sul machine learning e addestrati con i dati campione di oltre 5 mila casi confermati, secondo le linee guide delle ultime ricerche effettuate sull'epidemia che negli ultimi mesi si è rapidamente diffusa a livello globale.

Nella maggior parte dei casi analizzati, mettendo a confronto le tomografie, l'intelligenza artificiale è dunque in grado di distinguere i casi di Covid-19 da quelli di una comune polmonite, in poco tempo e con un margine di errore minimo. Il che vuol dire accorciare di pareccho i tempi, considerando che di solito un medico impiega tra i 5 e i 15 minuti per leggere una Tac ed elaborare una diagnosi.

Dal 5 febbraio il sistema sanitario cinese prevede l'uso della Tac in aggiunta al metodo di test dell'acido nucleico per garantire una migliore efficacia nell'individuazione del coronavirus. Perciò, a differenza delle rilevazioni effettuate con tampone rino-faringeo, può essere d’aiuto soprattutto su pazienti che presentano sintomi di una certa gravità (circa il 15% del totale).